ANKARA (awp/ats/afp) - Esplosioni di origine sconosciuta, seguite da incendi, si sono verificate a bordo di due petroliere al largo della costa turca nel Mar Nero. Non si registrano vittime, hanno annunciato questa sera le autorità turche.

"La Kairos, vuota e in rotta verso il porto russo di Novorossijsk, ha preso fuoco a 28 miglia nautiche dalla nostra costa, per cause esterne. 25 membri dell'equipaggio sono salvi", ha dichiarato la Direzione turca degli affari marittimi (DGM) su X. L'equipaggio è stato tratto in salvo, ma l'incendio continua a bordo, ha aggiunto.

Le fiamme e il denso fumo nero nella parte anteriore della nave sono visibili in una foto condivisa dalla DGM. Secondo il sito Vesselfinder, la Kairos, che batte bandiera del Gambia, risale al 2002.

L'incendio, la cui origine è al momento sconosciuta, è scoppiato intorno alle 18.00 ora locale (16.00 ora svizzera) quando la nave si trovava al largo di Kefken, un porto della provincia di Kocaeli nel nord della Turchia, ha dichiarato il governatore Ilhami Aktas al canale privato turco NTV.

Una seconda nave cisterna, la Virat, "ha riferito di essere stata colpita a circa 35 miglia nautiche di distanza", ha annunciato il DGM, senza specificare la natura dell'impatto.

"I 20 membri dell'equipaggio sono illesi e nella sala macchine è stato rilevato del fumo denso", ha aggiunto il DGM, senza specificare la natura dell'impatto. Anche la Virat batte bandiera gambiana e risale al 2018, secondo Vesselfinder.

Le autorità turche non hanno specificato le cause di questi incidenti, ma numerose mine galleggianti sono state individuate e distrutte nel Mar Nero dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022.

Di fronte a questo pericolo, nel 2024 la Turchia, la Bulgaria e la Romania, tre Paesi membri della NATO che si affacciano sul Mar Nero, hanno istituito un Gruppo navale di contromisure mine del Mar Nero (MCM Black Sea).