News story
Crimine, legge e giustizia   28.11.2025 14:49:01

Stadler ricorre contro Siemens; FFS: "differenza sono milioni"

BERNA (awp/ats) - Stadler ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF) contro l'appalto da due miliardi di franchi assegnato dalle FFS a Siemens. In risposta, Siemens afferma di prendere atto della decisione, mentre le Ferrovie federali sottolineano la significativa differenza di prezzo tra le offerte dei due costruttori.

"Decisione incomprensibile"

In un comunicato, il presidente del consiglio di amministrazione di Stadler, Peter Spuhler, afferma di non comprendere la valutazione delle FFS, nonostante un "esame approfondito" della decisione di aggiudicazione. L'azienda contesta in particolare il punteggio ottenuto nella categoria "sostenibilità", dove ha ricevuto solo la metà dei punti assegnati a Siemens, pur essendo - sottolinea - l'unico offerente a produrre interamente i treni in Svizzera.

Stadler si chiede anche come sia possibile che un treno che esiste solo sulla carta, quello di Siemens, abbia ottenuto valutazioni migliori rispetto ai suoi convogli KISS, in servizio dal 2012 con un tasso di disponibilità del 99%. Le questioni sollevate, spiega l'azienda, non sono state chiarite nel colloquio di debriefing avuto con le FFS, motivo per cui ritiene necessario l'intervento di un'istanza indipendente.

Stadler afferma poi di non chiedere e di non volere una protezione nazionale. "L'impresa affronta una dura concorrenza internazionale e accetta sempre i risultati chiari che portano a decisioni di aggiudicazione sfavorevoli", puntualizza l'azienda ricordando che la differenza di prezzo tra la sua offerta e quella di Siemens era appena dello 0,6%.

Centinaia di milioni di differenza

Questo punto è però stato contestato dalle FFS: in un comunicato in cui affermano di aver preso atto del ricorso, precisano che la differenza riguarda solo i costi d'investimento. Se si considerano anche le spese di esercizio - energia e manutenzione - sull'intero ciclo di vita dei treni (25 anni), il divario tra le offerte sale a diverse centinaia di milioni di franchi.

Per le FFS non ci sono dubbi: "Siemens Mobility, con sede in Svizzera, ha presentato l'offerta più vantaggiosa secondo la Legge sugli appalti pubblici". Nel comunicato, le FFS spiegano che l'aggiudicazione è avvenuta tramite una procedura trasparente e condivisa con tutti gli offerenti, senza opposizioni. "Tutti hanno accettato i criteri", sottolineano. La decisione si è basata su una valutazione indipendente di circa cento specialisti, e non è stato un testa a testa: Siemens aveva un margine significativo. Le FFS aggiungono infine che tutti e tre i costruttori in gara hanno soddisfatto le specifiche tecniche richieste, proponendo veicoli standard con componenti collaudati.

Siemens: investimenti in Svizzera

Da parte sua, Siemens si dice "fermamente convinta di aver presentato un'offerta attrattiva e competitiva, che garantisce anche numerosi vantaggi ai passeggeri".

La produzione dei treni sarà realizzata a Krefeld, in Germania, dove verranno costruiti i telai dei convogli. In Svizzera, invece, saranno gestiti il project management, i test, e l'omologazione, con il supporto di partner locali. Anche le attività di manutenzione durante il periodo di garanzia saranno effettuate nella Confederazione, ha precisato un portavoce di Siemens.

Il gruppo prevede di investire 110 milioni di franchi entro il 2029 nel suo sito ferroviario di Wallisellen, vicino a Zurigo, dove sorgeranno nuove strutture produttive e di sviluppo, oltre a uffici destinati a ospitare un migliaio di dipendenti. In Svizzera Siemens dichiara di impiegare 6000 persone distribuite su 25 sedi. Anche Stadler dà lavoro a 6000 persone nella Confederazione.

116 nuovi convogli

Il 7 novembre le FFS hanno annunciato di aver ordinato 116 nuovi convogli al produttore Siemens Mobility per complessivi 2,1 miliardi di franchi. I nuovi treni sostituiranno i convogli a due piani di prima generazione della rete S-Bahn di Zurigo e circoleranno, a partire dagli anni 2030, anche sulle linee della Svizzera romanda.

La decisione delle FFS ha sollevato un polverone politico, in particolare perché il treno sarà costruito in Germania: tanto da destra quanto da sinistra sono arrivate bordate contro le Ferrovie federali. Anche il sindacato Unia ha criticato la decisione, mentre quello del personale dei trasporti SEV, pur dicendosi dispiaciuto, ha affermato di non condividere le critiche.


Zum gleichen Thema

Betroffene Instrumente