CF: Posta deve continuare distribuzione anche nelle zone discoste
BERNA (awp/ats) - La Posta deve continuare la sua distribuzione anche nelle zone discoste. Oggi il Consiglio federale è tornato sulla sua riforma che prevedeva la soppressione della consegna degli invii alle abitazioni isolate per finanziare il servizio universale.
L'esecutivo ha deciso di rinunciare al "concetto di insediamento" che aveva proposto nel progetto in consultazione. La Posta dovrà continuare la distribuzione in ogni casa abitata tutto l'anno, si legge in una nota governativa odierna.
Il Governo aveva previsto, in una revisione dell'ordinanza sulle poste, di abolire l'obbligo di consegnare la posta nelle abitazioni isolate, anche se occupate tutto l'anno. Per la distribuzione, aveva fissato un minimo di cinque case abitate tutto l'anno su una superficie di un ettaro.
Tuttavia, questa riforma, che dovrebbe consentire al gigante giallo di risparmiare fino a 45 milioni di franchi all'anno a partire dal 2026, aveva suscitato vive reazioni, in particolare nelle zone periferiche.
Lettera digitale in servizio universale
Oggi il Consiglio federale ha pure deciso che il servizio universale deve essere ampliato con la lettera digitale. In futuro, la Posta dovrà gestire un sistema di recapito "ibrido" che consentirà ai clienti di spedire e ricevere invii elettronici. L'uso di questa offerta sarà volontario. Chi non desidera lettere digitali continuerà a ricevere lettere cartacee: in tal caso, la Posta converte gli invii elettronici in lettere fisiche che recapita tramite la posta tradizionale, viene precisato.
Oltre alla lettera digitale, il progetto in consultazione prevedeva d'includere nel servizio universale anche servizi di pagamento digitali. L'ampliamento in questo settore ha raccolto ampio consenso, ma il Consiglio federale si astiene per il momento da questa modifica. La questione sarà affrontata nuovamente nella prossima revisione della legge.
La modifica dell'ordinanza sulle poste entrerà in vigore il 1° aprile 2026. Parallelamente l'esecutivo ha incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare entro fine 2026 un progetto di revisione parziale della legge, che tenga conto della digitalizzazione: il volume delle lettere e il numero di pagamenti allo sportello postale sono infatti in costante diminuzione.
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