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Fusioni e acquisizioni   19.11.2025 18:23:33

Francia: si allontana ipotesi OPA, Vivendi crolla in Borsa

PARIGI (awp/ats/ans) - Vincent Bolloré potrebbe non dover lanciare un'offerta pubblica d'acquisto (OPA) su Vivendi. Rischia infatti di svanire l'attesa operazione di risarcimento ai soci di minoranza per lo scorporo del gruppo in quattro aziende diverse, avvenuto l'anno scorso. Con l'effetto di far scivolare Vivendi alla Borsa di Parigi dove il titolo è colato a picco mentre hanno concluso in rialzo le azioni Bolloré, la società che in teoria avrebbe dovuto lanciare l'OPA.

A modificare le aspettative del mercato, in vista della pronuncia della Corte di cassazione francese prevista il 28 novembre, sono state le indiscrezioni di "Le Monde". Secondo il quotidiano la Corte suprema potrebbe valutare di ribaltare un precedente sentenza della Corte d'appello alla luce della raccomandazione in questo senso giunta dell'Avvocatura generale francese.

La Corte d'appello di Parigi lo scorso aprile aveva ritenuto che Bolloré avesse il controllo effettivo su Vivendi al momento della scissione in quattro diverse aziende, tutte quotate: Canal+, Havas, Hachette e la stessa Vivendi, diventata una semplice holding di partecipazioni.

Adeguandosi a tale decisione, a luglio l'Autorità dei mercati finanziari francese (AMF) ha stabilito che il gruppo Bolloré e Vincent Bolloré avrebbero dovuto mettere a punto entro sei mesi un'offerta pubblica d'acquisto per ritirare le azioni di Vivendi ancora in circolazione.

Quella che era apparsa come una vittoria per il fondo Ciam e altri soci di minoranza, scesi in battaglia per costringere Bolloré all'OPA, ora rischiano di uscirne sconfitti. Vivendi viaggia lontano dai livelli di prezzo di 3,5-4 euro ai quali gli analisti scommettevano poteva essere lanciata l'offerta.


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