Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,70%
ZURIGO (awp/ats) - La borsa svizzera chiude in rialzo una seduta tutta dominata dall'attesa: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'686,62 punti, in progressione dello 0,70% rispetto a ieri.
Dopo aver ieri perso quasi il 2% il mercato elvetico sta aspettando con ansia l'annuncio sui dazi del presidente americano Donald Trump, che dovrebbe arrivare domani - "il giorno della liberazione", l'ha definito il 78enne - o magari nella serata di oggi. Si tratterà di nuovi balzelli, dopo quelli sull'acciaio e sull'alluminio. Stando agli analisti molto dovrebbe essere già incluso nei corsi - Trump ha già parlato per esempio di tariffe del 25% su tutte le auto - ma l'incertezza rimane molto elevata.
Sul fronte congiunturale in primo piano, in Svizzera come in altri paesi, vi è stata la pubblicazione degli indici dei responsabili degli acquisti, che non hanno peraltro fornito indicazioni univoche sull'andamento dell'economia globale. Non è per contro passato inosservato l'indice Ism manifatturiero americano, che segnala la prima contrazione dell'attività del ramo nel 2025.
Hanno trainato il listino i pesi massimi Nestlé (+0,92% a 90,16 franchi), Novartis (+0,59% a 98,42 franchi) e - in misura minore - Roche (+0,65% a 292,40 franchi). In evidenza si è trovata anche Logitech (+1,98% a 75,38 franchi), che ha diffuso oggi i dettagli di un programma di riacquisto d'azioni.
Non hanno presentato un orientamento perfettamente unitario gli altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+1,42% a 45,86 franchi), Geberit (+0,15% a 550,80 franchi), Holcim (+1,23% a 95,66 franchi), Kühne+Nagel (-0,20% a 203,10 franchi) e Sika (+0,27% a 213,78 franchi).
Nel comparto finanziario UBS (-0,26% a 26,80 franchi) ha avuto più difficoltà di Partners Group (+1,36% a 1263,00 franchi). Tutti con l segno più hanno terminato gli assicurativi Swiss Life (+0,72% a 808,80 franchi), Swiss Re (+1,40% a 152,10 franchi) e Zurich (+1,20% a 622,40 franchi).
Nel mercato allargato va segnalato il balzo di Meyer Burger (+15,32% a 2,17 franchi), stando agli operatori sulla scia di un contratto di fornitura in Italia e ad acquisti di copertura (cioè quelli effettuati per evitare perdite su una posizione scoperta, short position).
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