ZURIGO (awp/ats) - Dopo un avvio positivo, ha chiuso in rosso la Borsa svizzera. Al termine delle contrattazioni l'indice dei titoli guida SMI perdeva lo 0,49% a 11'921,46 punti.

A livello internazionale continuano a tenere banco le incertezze riguardanti i dazi doganali che potrebbero imporre gli Stati Uniti. Secondo il direttore del Centro di ricerche congiunturali (KOF) del Politecnico di Zurigo, Jan-Egbert Sturm, se la guerra commerciale dovesse degenerare per l'economia svizzera nel 2026 i danni potrebbero ammontare a 17,5 miliardi di franchi.

In Svizzera, intanto, le prospettive economiche si stanno deteriorando. Dopo un leggero aumento nel mese precedente, il barometro congiunturale del KOF è arrivato in giugno al livello più basso da inizio anno.

L'indicatore del KOF - pubblicato oggi - si è contratto di 2,5 punti per attestandosi a 96,1, dopo i 98,6 di maggio. Gli esperti contattati dall'agenzia finanziaria AWP si attendevano un punteggio fra 96,5 e 99,5.

Fra le blue chip, sono risultati in negativo tutti i difensivi di peso. Novartis ha sfiorato il scendendo dello 0,01% a 96,17 franchi, Nestlé ha ceduto lo 0,58% a 78,83 e Roche l'1,22% a 258,40.

Stesso discorso per gli assicurativi: Swiss Life ha lasciato sul terreno lo 0,02% a 802,60 franchi, Zurich lo 0,11% a 554,60 e Swiss Re lo 0,15% a 137,15. Positivi invece i titoli finanziari UBS (+0,26 a 26,85) e Partners Group (+0,49% a 1'035,00).

Il titolo più pimpante di giornata è risultato Amrize, con un +1,33% a 39,58 franchi, mentre la maglia nera va a Sika (-2,05% a 215,40).