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Gestione modifiche, bordo   01.04.2025 16:22:25

I 50 anni di Microsoft, "un computer su ogni scrivania"

NEW YORK (awp/ats/ans) - "In futuro ci sarà un computer su ogni scrivania e in ogni casa". Con in mente questa visione utopistica il 4 aprile 1975 i compagni di scuola Bill Gates e Paul Allen fondano Microsoft. Oggi è uno dei colossi tecnologici con una delle maggiori capitalizzazioni di mercato al mondo, circa 900 miliardi. Per restare in sella dopo mezzo secolo di vita l'azienda di Redmond sta puntando sull'intelligenza artificiale con massicci investimenti nel settore a partire da OpenAI, la casa madre di ChatGpt.

Il viaggio inizia quando Gates e Allen, con la passione per l'informatica, sviluppano un software per l'Altair 8800: permette di tradurre il linguaggio di programmazione Basic in istruzioni comprensibili per il computer. Negli anni '80 la compagnia pone le basi per diventare regina del software con Ms-Dos, il sistema operativo che alimenta i primi pc Ibm. L'affermazione arriva nei primi anni '90 con Windows 3. Il boom nel 1995 quando lancia Windows 95, un sistema operativo che rivoluziona il modo in cui le persone interagiscono con i computer rendendoli accessibili anche ai meno esperti grazie all'interfaccia grafica intuitiva, la barra delle applicazioni e l'iconico pulsante 'Start'. La canzone dei Rolling Stones Start Me Up viene scelta per la campagna mondiale di lancio. Microsoft non si è limitata a creare software ma ha costruito un ecosistema. Office ha trasformato il modo in cui le persone lavorano mentre Excel, Word e PowerPoint sono diventati standard globali. E ancora oggi il sistema operativo di punta Windows gira su oltre il 70% dei computer desktop del mondo.

L'azienda inizia a cambiare volto nel 2000 con il nuovo Ceo, l'esuberante Steve Ballmer, mentre Bill Gates comincia a dedicarsi alla filantropia e nel 2008 lascia la carica di Chief software architect rimanendo comunque presidente onorario e consulente dei progetti più importanti. Il colosso di Redmond inizia a diversificare: nel 2001 entra nel mercato dei videogiochi con la console Xbox, nel 2009 lancia il motore di ricerca Bing, nel 2011 mette a segno la maxi-acquisizione di Skype (che chiuderà il prossimo 5 maggio per essere sostituita da Teams), nel 2016 compra LinkedIn, nel 2023 la casa di videogiochi americana Activision Blizzard.

Oltre ai successi, non sono mancati i flop in questi 50 anni di vita. Dal lettore mp3 Zune al sistema operativo Windows Vista, dal tentativo di portare i social sui telefoni con Kin fino all'incursione nell'arena della telefonia con l'acquisizione di Nokia nel 2013 che non ha dato i frutti sperati. Nel 2004, inoltre, l'Ue avvia un'azione antitrust accusando Microsoft di abuso di posizione dominante con Windows: viene stabilita una multa record per l'epoca di 497 milioni di euro.

Il sistema operativo viene considerato prioritario fino all'arrivo del nuovo Ceo Satya Nadella nel 2014 che fa di 'mobile' e 'cloud' i punti cardine del rilancio. Ora nel presente e futuro di Microsoft c'è l'intelligenza artificiale. È stata pioniera con investimenti massicci in OpenAI e nel 2023 ha lanciato il suo chatbot Copilot, un assistente IA che esegue e semplifica diverse attività. Di recente ha presentato pure il suo chip per i computer quantistici chiamato Majorana, in onore al fisico italiano.

"Il nostro successo dipende dal modo in cui sfruttiamo l'intelligenza artificiale per amplificare i risultati umani e creare un cambiamento positivo per la società. Le innovazioni di oggi definiranno i prossimi cinquant'anni": scrive l'azienda in un sito celebrativo. E il prossimo 4 aprile ha organizzato un evento speciale nel suo campus: ripercorrerà la sua storia e condividerà la sua visione per il futuro dell'IA con aggiornamenti per il suo assistente Copilot.


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