Borsa: Shanghai chiude a +1,58%, Shenzhen a +0,81%
PECHINO (awp/ats/ans) - Le borse cinesi trovano un rimbalzo minimo all'indomani delle pesanti perdite in scia ai dazi di Donald Trump e ai timori di recessione globale: l'indice Composite di Shanghai sale dell'1,58%, a 3145,55 punti, mentre quello di Shenzhen segna un progresso dello 0,81%, a quota 1791,83 punti.
I listini hanno anche beneficiato della sostanziale ripresa delle Borse asiatiche e della mobilitazione della Banca centrale cinese (Pboc) che ha promesso "di sostenere con decisione" il grande fondo statale Central Huijin Investment nella stabilizzazione del mercato con "l'aumento del le sue partecipazioni in fondi indicizzati del mercato azionario", anche fornendo "un sufficiente supporto di prestito quando necessario" al servizio del "regolare funzionamento del mercato dei capitali". Con la guerra tariffaria che si intensifica, Pechino ha annunciato dazi del 34% sui beni Usa in vigore da giovedì.
Central Huijin, in particolare, ha chiarito oggi che continuerà a svolgere il suo ruolo di "stabilizzatore" nel mercato dei capitali, frenando le fluttuazioni anomale e adottando "misure decisive quando necessario". Il fondo sovrano intensificherà gli acquisti di Etf su diversi stili di mercato e aumenterà la portata delle sue partecipazioni, avendo "sufficiente fiducia e capacità" per dare stabilità al mercato dei capitali.
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