ZH: contro l'estensione dei 30 km/h nei centri
ZURIGO (awp/ats) - Le città di Zurigo e Winterthur (ZH) perdono il diritto di introdurre il limite di velocità di 30 km/h sulle loro principali arterie stradali. Gli elettori del Cantone hanno deciso di abolire questa prerogativa e di concedere la competenza alle autorità cantonali.
Il 56,77% dei votanti ha approvato oggi una modifica di legge che trae origine da un'iniziativa parlamentare del PLR e dell'UDC. Il testo intende combattere l'introduzione generalizzata del limite di 30 km/h sui principali assi stradali dei centri.
Finora solo le città di Winterthur e Zurigo - che hanno lanciato un referendum, al pari di diversi parlamentari e che oggi hanno respinto la modifica di legge - potevano decidere autonomamente sulle riduzioni di velocità. Il testo approvato in affida questa competenza esclusiva al Cantone, come già avviene per tutti gli altri Comuni.
Il testo della destra era stato presentato dopo che gli esecutivi di Zurigo e Winterthur avevano annunciato l'intenzione di generalizzare il limite di velocità di 30 km/h in città. Nel 2021, i cittadini del capoluogo cantonale hanno approvato un piano direttore in tal senso, che prevede alcune eccezioni.
Sostegno a costruzione alloggi
I votanti del canton Zurigo si sono anche espressi anche su altri temi in votazione. Con il 51,01% hanno approvato il raddoppio di un fondo di sostegno alla costruzione di alloggi, che passa così da 180 milioni a 360 milioni di franchi. Si tratta del controprogetto a un'iniziativa della sinistra che chiedeva un diritto di prelazione per i comuni in caso di vendita di terreni o edifici di grandi dimensioni.
L'iniziativa intitolata "per più alloggi a prezzi accessibili" è stata invece respinta con il 59,33% dei voti. Anche in questo caso, gli elettori delle città di Zurigo e Winterthur si sono trovati da soli contro il resto del cantone. Anche il Gran Consiglio zurighese proponeva di respingerla, preferendole il controprogetto governativo.
Integrità digitale e riduzione premi casse malati
Gli elettori hanno inoltre bocciato con il 74,61% di voti contrari un'iniziativa "Per il diritto fondamentale all'integrità digitale" del Partito Pirata che voleva inserire nella costituzione il "diritto a una vita senza cellulari", il "diritto all'oblio" su Internet e il "diritto a non essere sorvegliati, misurati e analizzati".
All'iniziativa, osteggiata anche da parlamento e governo, era stato contrapposto un controprogetto che avrebbe stabilito che il Cantone garantisse il rispetto dei diritti fondamentali nello spazio digitale. Anche il controprogetto è stato respinto con il 55,63% di voti contrari.
Infine, i votanti hanno respinto con il 51,07% una modifica di legge che avrebbe obbligato il cantone più popoloso della Svizzera ad aumentare i contributi per la riduzione dei premi di cassa malattia al livello della somma messa a disposizione dalla Confederazione, con spese supplementari dell'ordine di 50 milioni di franchi.
UDC e PLR avevano lanciato un referendum contro la proposta approvata dal parlamento. Per l'anno in corso, il fondo per la riduzione dei premi dispone di circa 1,3 miliardi di franchi, con oltre 580 milioni a carico del Cantone.
L'affluenza alle urne per i quattro oggetti è stata del 46,6%.
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